Assegno di divorzio, no alla revisione automatica dopo le S.U.
I nuovi principi che regolano la commisurazione dell’assegno di divorzio fissati dalle sezioni Unite con la sentenza n. 18287/2018 non costituiscono di per sé un “giustificato motivo” per avviare la revisione del vecchio assegno dovendosi sempre partire da un mutamento delle condizioni di fatto. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 1.119 del 20 gennaio 2020 respingendo il ricorso di un ex marito che chiedeva l’adeguamento del dovuto al nuovo indirizzo giurisprudenziale.
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